Dopo Agropoli

" A MENTE SERENA " di Pino Sergi

"Sursum corda", in alto i cuori e non abbattiamoci più del dovuto, se, quest'anno la nostra presenza ai vari Campionati Italiani: Cross - 10km su strada - Maratonina, ci ha visto rispettivamente al quarto posto e per due volte terzi. Seppur lontano dai nostri abituali fasti, accettiamo questi piazzamenti e riverenti battiamo le mani alle squadre che hanno fatto meglio di noi ( per loro merito o nostro demerito ?) inchiniamoci, non sempre si può vincere.

E' passato un quinquennio e la Hobby Marathon è stata la migliore squadra amatoriale
 d'Italia sia per le presenze in tutte le varie discipline, sia per i titoli acquisiti : cinque primi posti, cinque secondi posti, cinque terzi posti e soltanto due volte fuori dal podio, al quarto posto.

Siamo partiti da Putignano (BA) a fare incetta di Titoli e di Trofei e siamo saliti per tutta Italia, Atella (CE) , Vigarano Mainarda (FE), Riva del Garda nel Trentino , Pavia, lasciando traccia del profumo delle nostre vittorie alle narici degli avversari sconfitti. Certo eravamo la squadra da battere, perdendo onorevolmente a noi è rimasto il magone; ai vincitori la gioia di averci dato una sconfitta. Affiliamo, dunque le nostre armi con l'anno che verrà e che paradossalmente ci vedrà nel Cross, in quel di Lecce dove in quei posti, a Cannole gli avversari hanno iniziato a conoscere, ad apprezzare e temere l'esordiente squadra dell'Hobby Marathon Catanzaro patrimonio di tutti noi atleti e di nessun altro. Certo, eravamo anche più giovani di cinque anni ma altri giovani arriveranno per seguire l'orma dei migliori.

Teniamoci questo podio sul quale non siamo mai saliti, conquistato in terra Campana dove una organizzazione maldestra ha badato più al suo tornaconto che alla stesura delle classifiche di Società e di Atleti con arrivi fasulli.

Togliamoci di dosso questo mugugno sperando che il prossimo futuro si ritorni al sorriso ed alla voglia di far bene; l'anno 2010 è al tramonto, sta morendo, vile anno 2010 che ha minato gli affetti di alcuni nostri cari amici atleti, che ne ha minato sul fisico altri e che solo quel Dio, non ha voluto che si appassissero proprio il giorno della nostra maratonina, due boccioli di rosa, uscite vive, in una tremenda accozzaglia di lamiere contorte.