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mercoledì 9 marzo 2011

Ancona Indoor Masters 2011

CAMPIONE D'ITALIA
Ancona ha accolto i Campionati italiani indoor master. L’edizione numero 28 della rassegna tricolore dedicata al movimento over 35, per la sesta volta consecutiva al Banca Marche Palas . Da venerdì 4 fino a domenica 6 marzo, 1338 iscritti per un totale di 2707 atleti-gara si sono contesi oltre 250 titoli italiani. Le presenze annunciate sono 1017 al maschile e 321 tra le donne, 314 le società .
 A rappresentare i colori dell' Hobby Marathon CZ , due atleti :
Spiridoyla Souma ed Alfonso Scarfone.
3° posto MF 45 per Spiridoyla con 11' 02" 40 nei 3000 metri , a cui vanno i nostri complimenti per la sua caparbietà perchè nonostante le precarie condizioni fisiche, non tradisce ed ancora una volta sale sul podio.
Stupendo primo posto in batteria e medaglia d'oro MM40 per Alfonso sugli 800 metri col  tempo di 2' 03" 60 che vince una tra le
gare più difficili , dietro di lui 20 atleti. Inaspettata la sua prestazione da parte dei " VIP " degli 800.
( Guardate cosa scrive il blog ANDYCOP'S TRACK&FIELD ):
"Sugli 800 invece si apre l'eterna intrigante discussione sul rapporto conflittuale tra Stefano Avigo e gli 800 ai Campionati Italiani Master Indoor. Vi basti questo dato: Stefano, nonostante sia il più forte atleta sugli 800 a livello master fin'ora apparso sulle scene, non ha mai vinto gli 800 metri al coperto. Deve essere proprio un tabù! Quest'anno la gara si è prestata alle solite meravigliose congetture tattiche, complicate anche dal tempo ottenuto nella prima serie da Alfonso Scarfone (2'03"60). Si sa, il canovaccio che vede impegnato il bresciano quando partecipa a qualsiasi campionato italiano è sempre tutti-contro-Avigo o Avigo-contro-tutti. Ma questo è il prezzo per essere (nettamente) il più forte del lotto. E così tutti si aspettano che Avigo prenda la testa se vuole difendere il proprio blasone, mentre probabilmente Avigo si aspetta che se qualcuno vuole il titolo, se lo deve andare a prendere. Così, in questo brain storming, la gara parte a ritmi da passeggiata sul lungo-lago di Iseo: 33" ai 200 e la gara è bella che finita. Servirebbe 1'30" sui restanti 600 per portare a casa il titolo. Il capriolo Cosimo Sguera, capito l'andazzo, e visto che nessuno si arrischia di prendere la testa, rompe gli indugi e inizia a tirare il gruppo. Si arriva al volatone dove quello che poteva essere uno dei possibili spauracchi di Avigo, Giovanni Latini (autore di un paio di tempi vicini ai 2'00" nel 2010) lo sopravanza: 2'04"25 a 2'04"80. Secondo e terzo."

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